Imposta sul reddito delle società: la Commissione propone una riforma sostanziale.

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La Commissione ha annunciato oggi l’intenzione di rivedere il modo in cui le società sono tassate nel mercato unico proponendo un regime di imposta sul reddito delle società equo e favorevole alla crescita.

La Commissione ha annunciato oggi l’intenzione di rivedere il modo in cui le società sono tassate nel mercato unico proponendo un regime di imposta sul reddito delle società equo e favorevole alla crescita. Ricalibrata come parte di un più ampio pacchetto di riforme dell’imposta sul reddito delle società, la the base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società (CCCTB) renderà più facile e meno costoso operare nel mercato unico e fungerà da strumento efficace contro l’elusione fiscale.

Proposta per la prima volta nel 2011, la CCCTB mirava a rafforzare il mercato unico per le imprese. Nonostante avessero compiuto notevoli progressi su numerosi elementi fondamentali della precedente proposta di CCCTB, gli Stati membri non sono stati in grado di raggiungere un accordo definitivo. Dopo aver sentito i pareri di Stati membri, imprese, società civile e del Parlamento europeo, oggi rafforziamo gli elementi a favore delle imprese della precedente proposta per aiutare le imprese transfrontaliere a ridurre i costi e la burocrazia e per sostenere l’innovazione. La CCCTB rilanciata creerà inoltre condizioni di parità per le multinazionali in Europa chiudendo le possibilità di elusione fiscale.

Altre due proposte mirano a migliorare l’attuale sistema di risoluzione delle controversie in materia di doppia imposizione nell’UE e a rafforzare le norme antiabuso già esistenti. Prese complessivamente, queste misure creeranno un contesto fiscale semplice e favorevole alle imprese.

Il Vicepresidente Valdis Dombrovskis ha dichiarato: “La politica fiscale deve sostenere gli obiettivi dell’Unione di crescita economia e giustizia sociale. Le proposte odierne mirano a potenziare la crescita e gli investimenti, sostenere le imprese e garantire l’equità. L’attuale regime di imposta sul reddito delle società favorisce il finanziamento mediante debito rispetto al finanziamento mediante capitale. La riduzione della distorsione a favore del debito nel sistema fiscale è un elemento importante del piano d’azione per la creazione dell’unione dei mercati dei capitali e sottolinea il nostro impegno a realizzare tale progetto.”

Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: “Con il rilancio della proposta di CCCTB rispondiamo alle esigenze delle imprese e dei cittadini in un colpo solo. Le numerose conversazioni che ho avuto come Commissario responsabile per la Fiscalità mi hanno fatto comprendere con la massima chiarezza che le imprese dell’UE hanno bisogno di norme fiscali più semplici. Allo stesso tempo dobbiamo proseguire la nostra lotta all’elusione fiscale, che sta producendo un cambiamento reale. I ministri delle Finanze dovrebbero esaminare con occhi nuovi questo pacchetto ambizioso e tempestivo perché creerà un sistema fiscale solido e adeguato per il 21°secolo.”

Per favorire progressi rapidi, la CCCTB è stata suddivisa in un processo a due fasi più gestibile. Un accordo sulla base comune può essere raggiunto rapidamente per far conoscere alle imprese e agli Stati membri i vantaggi principali. Il consolidamento dovrebbe essere introdotto in rapida successione, consentendo una fruizione completa dei vantaggi offerti dall’intero sistema.

  1. Base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società (CCCTB)

Con la CCCTB le imprese disporranno per la prima volta di un corpus unico di norme per calcolare gli utili imponibili in tutta l’UE. Rispetto alla precedente proposta del 2011 il nuovo regime di imposizione delle società:

– sarà obbligatorio per i grandi gruppi multinazionali, che hanno la maggiore capacità di pianificazione fiscale aggressiva, e garantirà che le imprese con ricavi complessivi superiori a 750 milioni di EUR all’anno siano tassate dove realizzano effettivamente i propri profitti;

– colmerà le lacune attualmente connesse al trasferimento degli utili a fini fiscali;

– incoraggerà le imprese a finanziare le loro attività mediante capitale e sfruttando i mercati invece di ricorrere all’indebitamento;

– sosterrà l’innovazione tramite incentivi fiscali alle attività di ricerca e sviluppo (R&D) collegate all’attività economica reale.

La CCCTB non riguarda le aliquote dell’imposta sul reddito delle società, che restano una questione di sovranità nazionale. Essa creerà tuttavia un sistema più trasparente, efficiente ed equo per il calcolo della base imponibile delle società transfrontaliere, che comporterà una riforma sostanziale della tassazione societaria nell’UE.

La CCCTB migliorerà il mercato unico per le imprese

Le imprese disporranno ora di un insieme unico di norme e avranno come interlocutore la loro amministrazione fiscale nazionale per presentare un’unica dichiarazione dei redditi a copertura di tutte le loro attività nell’Unione. Grazie alla CCCTB il tempo dedicato annualmente ad attività di adeguamento alla normativa dovrebbe diminuire dell’8%, mentre il tempo impiegato per la costituzione di una società controllata si ridurrebbe del 67%, rendendo più agevole per le imprese, incluse le PMI, operare all’estero.

Saranno incentivate attività favorevoli alla crescita, come gli investimenti in R&S e i finanziamenti tramite capitale, a sostegno dei più ampi obiettivi di rilancio della crescita, dell’occupazione e degli investimenti. Una volta pienamente operativa, la CCCTB potrebbe aumentare il totale degli investimenti nell’UE fino al 3,4%.

Le società potranno compensare i profitti in uno Stato membro contro le perdite in un altro. Ostacoli fiscali come la doppia imposizione saranno eliminati e la CCCTB aumenterà la certezza fiscale fornendo a livello dell’UE un regime stabile e trasparente per la tassazione delle società.

La CCCTB contribuirà a combattere l’elusione fiscale

La CCCTB eliminerà i disallineamenti tra sistemi nazionali che sono attualmente sfruttati dai responsabili della pianificazione fiscale aggressiva. Eliminerà anche i prezzi di trasferimento e i regimi preferenziali, che oggi sono tra i principali veicoli dell’elusione fiscale. Prevede inoltre solide misure antiabuso che porranno fine al trasferimento degli utili verso paesi terzi attuato dalle imprese. Poiché la CCCTB sarà obbligatoria per i gruppi multinazionali più grandi operanti nell’UE, le imprese che presentano il rischio maggiore di pianificazione fiscale aggressiva non potranno tentare l’elusione fiscale su vasta scala.

La CCCTB sosterrà crescita, occupazione e investimenti nell’Unione

La CCCTB offrirà alle società norme solide e affidabili, condizioni pari ed eque e una riduzione dei costi e degli oneri amministrativi, rendendo così l’UE un mercato più attraente per investitori e imprenditori. La CCCTB rilanciata sosterrà inoltre la R&S, un motore essenziale per la crescita. Le società beneficeranno di un’enorme deduzione sui loro costi di R&S, che sarà particolarmente vantaggiosa per le imprese giovani e innovative che scelgono di aderire al nuovo regime.

Saranno infine presi provvedimenti per affrontare la distorsione del regime fiscale a favore del debito rispetto al finanziamento azionario, garantendo una deduzione per l’emissione di azioni. Un tasso fisso, composto da un tasso di interesse privo di rischio e da un premio di rischio, delle nuove emissioni azionarie sarà fiscalmente deducibile ogni anno. Nelle attuali condizioni di mercato, il tasso sarebbe del 2,7%. Ciò incoraggerà le imprese a cercare fonti di finanziamento più stabili e a reperire fondi sui mercati dei capitali, in linea con gli obiettivi dell’unione dei mercati dei capitali. Ne risulterebbero anche benefici in termini di stabilità finanziaria, in quanto le imprese con una base di capitale più solida sarebbero meno vulnerabili agli shock.

2. Risoluzione delle controversie in materia di doppia imposizione

La Commissione propone anche un sistema più efficace per risolvere le controversie in materia di doppia imposizione nell’UE. La doppia imposizione è uno dei principali ostacoli per le imprese in quanto crea incertezza, costi inutili e problemi di liquidità. Attualmente sono circa 900 le controversie in materia di doppia imposizione nell’UE, per un valore stimato di 10,5 miliardi di EUR. La Commissione propone di adeguare gli attuali meccanismi di risoluzione delle controversie per rispondere più efficacemente alle esigenze delle imprese. Sarà in particolare contemplata una casistica più ampia e gli Stati membri avranno scadenze chiare per concordare una soluzione vincolante al problema della doppia imposizione.

  1. Disallineamenti con i paesi terzi

La terza proposta del pacchetto odierno contiene nuove misure per impedire alle imprese di sfruttare a loro vantaggio le lacune, note come disallineamenti da ibridi, esistenti tra i regimi fiscali degli Stati membri e dei paesi terzi al fine di evadere il fisco. I disallineamenti da ibridi hanno luogo quando i paesi hanno norme diverse sulla tassazione di determinati redditi o entità. Le imprese possono abusare di tali divergenze per evitare di essere tassate in un paese o nell’altro. La direttiva antielusione, approvata in luglio, tratta già dei disallineamenti all’interno dell’UE. La proposta odierna completa il quadro affrontando i disallineamenti con i paesi terzi e risponde a una richiesta degli Stati membri stessi.

Il pacchetto contiene anche una comunicazione introduttiva, che illustra le motivazioni politiche ed economiche alla base delle proposte, nonché le valutazioni d’impatto sulla CCCTB e il meccanismo di risoluzione delle controversie.

Queste proposte legislative saranno ora trasmesse al Parlamento europeo per consultazione e al Consiglio per adozione.

– Fonte: Unione Europea –

 

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