Schemi EMI: i vantaggi fiscali continueranno fino alla fine del periodo di transizione della Brexit

La HM Revenue & Customs ha confermato che gli incentivi di gestione di imprese nel Regno Unito (EMI) per l’esercizio di opzioni sulle azioni, in base a quanto stabilito dalle regole sugli aiuti di stato negli stati membri europei, continueranno ad essere applicabili fino alla fine del periodo di transizione, il 31 dicembre 2020.

A seguito di un breve periodo di incertezza nel 2018, la Commissione Europea aveva confermato la possibilitá di continuare ad utilizzare i vantaggi fiscali per le opzioni EMI.

Questa decisione era stata accolta con favore dalle imprese, visto che il regime EMI promuove l’assunzione ed il mantenimento di personale talentuoso in un mercato competitivo. Gli accordi EMI sono particolarmente vantaggiosi per organizzazioni di piccola e media dimensione e sono utilizzati per incentivare piccoli gruppi di dipendenti o soggetti individuali – sia impiegati in ruoli manageriali che non. Permettono ai lavoratori qualificati di beneficiare di trattamenti fiscali piú favorevoli, relativi al reddito e al NIC, al momento dell’esercizio di opzioni sulle azioni.

Quando la Commissione Europea ha riconfermato i vantaggi fiscali nel 2018, ha affermato anche che la decisione sarebbe rimasta valida solamente fino a quando il Regno Unito avrebbe fatto parte dell’UE. Di conseguenza, a seguito della Brexit, la decisione non avrá piú effetto. Le affermazioni della HMRC in qualche modo alleviano le preoccupazioni di coloro che utilizzano gli schemi EMI in modo regolare, cosí come delle organizzazioni che ne hanno adottato uno o stanno valutando di adottarlo.

Visto che gli EMI sono gli incentivi piú flessibili e fiscalmente vantaggiosi in relazione alle azioni, sará interessante vedere come il regime si svilupperá durante il prossimo anno, in uno scenario post-Brexit. L’HMRC ha confermato che fornirá tutte le informazioni necessarie sul futuro funzionamento degli schemi EMI, non appena saranno disponibili (e, ovviamente, il prossimo Budget dell’11 marzo chiarirá la posizione al riguardo).

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