Regno Unito: restrizioni in materia di dividendi e bonus per le imprese di grandi dimensioni

Il governo ha aumentato l’ammontare massimo previsto dal Coronavirus Large Business Interruption Loan Scheme (CLBILS) per le imprese inglesi.

Le modifiche, entrate in vigore il 26 maggio, permettono alle imprese di prendere un prestito per un valore pari al 25% del proprio turnover (cifra massima concessa), soggetto ad un limite massimo di 200 milioni di sterline. In precedenza, l’ammontare massimo previsto era di 50 milioni.

Tuttavia, qualora la cifra presa in prestito attraverso l’accesso al CLBILS sia superiore a 50 milioni, sono previste numerose restrizioni relative al periodo in cui tale prestito viene rimborsato:

  • Dividendi: se non dichiarati antecedentemente alla data di ottenimento del prestito, non sarà possibile effettuare pagamenti di dividendi;
  • Acquisto di azioni: i mutuatari non potranno accettare transazioni relative all’acquisto di azioni, con l’esclusione dell’acquisto di azioni da parte di un lavoratore dipendente che sta andando in pensione o non lavora più per la società;
  • Remunerazione dei dirigenti: non sarà possibile corrispondere bonus e non sarà possibile aumentare gli stipendi dei dirigenti senior, se tali operazioni non sono state previste in un accordo in forma scritta concluso prima della data del prestito; è possibile realizzare tali operazioni se sono simili a pagamenti effettuati nei 12 mesi precedenti l’ottenimento del prestito e non hanno un impatto negativo sulla capacità del mutuatario di ripagare il prestito.

Le imprese che ottengono un prestito fino a, ma non superiore a, 50 milioni di sterline attraverso l’accesso allo schema, potranno continuare a pagare i dividendi, ma non potranno aumentare tali importi finché il prestito non sarà rimborsato.

Le modifiche al CLBILS sono state annunciate a seguito del comunicato del governo, rilasciato alla fine del mese di maggio, con il quale comunicava l’approvazione di un sistema di prestiti governativi per le imprese del valore di circa 27 bilioni di sterline, successivo all’entrata in vigore del Coronavirus Business Interruption Loan Scheme nel mese di marzo. Di questi, più di 18 bilioni di sterline sono stati riservati al Bounce Back Loan Scheme.

I Bounce Back Loans erano stati introdotti all’inizio di maggio, a seguito delle richieste avanzate al governo di aumentare le garanzie offerte ai finanziatori dall’80% al 100% dell’ammontare finanziato. Questo avrebbe dovuto velocizzare il processo di concessione dei prestiti ed assicurare che quelle imprese che necessitavano urgentemente di liquidità avrebbero potuto accedervi rapidamente. Un’impresa può ottenere un Bounce Back Loan per una cifra compresa tra £2,000 ed il 25% del proprio turnover fino ad un ammontare massimo del prestito concesso di £50,000.

I Bounce Back Loans si sono rivelati molto popolari e le richieste che sono state approvate sono notevolmente superiori rispetto a quelle relative ad altri schemi; il 24 maggio, circa l’80% delle richieste per i Bounce Back Loan sono state approvate, rispetto al 50% di quelle relative al CBILS ed al 30% di quelle relative al CLBILS.

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