Regno Unito: COVID-19, doveri degli amministratori di società

Mentre le imprese e le società nel Regno Unito stanno affrontando settimane e mesi difficili caratterizzate da pressioni senza precedenti, risulta difficile per gli amministratori mantenere la calma e sapere come affrontare i nuovi problemi derivanti dal diffondersi della pandemia COVID-19.

Di seguito vengono brevemente descritti quelli che sono i doveri previsti per legge per gli amministratori nel Regno Unito, secondo quanto stabilito nel Companies Act 2006, i potenziali rischi insiti nel continuare a svolgere l’attività aziendale se la società è insolvente e le azioni che dovrebbero essere adottate per mitigare questi rischi.

Doveri degli amministratori

Quando una società è solvente, gli amministratori hanno vari doveri. In particolare, devono promuovere il successo della societa’ a beneficio dei suoi azionisti. Tuttavia, tale presupposto cambia qualora la società sia insolvente o stia per affrontare una situazione di insolvenza.

Se una società diviene insolvente, o rischia di diventare insolvente, gli amministratori dovranno porre gli interessi dei creditori in primo piano rispetto a quelli degli azionisti. I dettagli precisi di quali siano i fattori da prendere in considerazione per adempiere a tali doveri variano di caso in caso. Gli amministratori dovrebbero perciò rivolgersi a professionisti nel settore per ottenere una consulenza per la loro situazione specifica.

Quando una società viene considerata insolvente?

  • Vi sono due test alternativi. Applicando il cosiddetto “cash flow test”, una società viene ritenuta insolvente se non riesce a pagare i propri debiti prima della scadenza del termine per il loro pagamento. Applicando, invece, il cosiddetto “balance sheet test”, una società sarà, con molta probabilità, dichiarata insolvente se i debiti eccedono il patrimonio societario. Se gli amministratori pensano che la società possa essere insolvente applicando uno dei due test, i doveri sono, in primo luogo, nei confronti dei creditori.
  • Un’analisi della giurisprudenza è utile per ravvisare le modalità applicative di entrambi i test. In ogni caso, l’applicazione di questi test in un contesto senza precedenti come quello attuale, non è ancora stata verificata e non si dubita che in questo periodo di turbolenza economica tali test saranno sviluppati ed adattati alle circostanze attuali.

Quali sono le conseguenze nel caso in cui una società continui a svolgere la propria attività economica mentre è tecnicamente insolvente?

  • Gli amministratori possono essere ritenuti responsabili di “wrongful trading” se continuano a svolgere l’attività commerciale societaria, pur sapendo che la società sarebbe incorsa in una procedura di insolvenza, non adottando quindi misure che un amministratore diligente e responsabile dovrebbe adottare per minimizzare le perdite per i creditori. Il cosiddetto “trading fraudolento” si verifica quando le attività societarie sono svolte con l’intento di danneggiare i creditori o per motivi fraudolenti. Sarà sufficiente dimostrare che la società ha continuato a svolgere la propria attività, incorrendo in debiti in un momento in cui non vi era un prospetto ragionevole di ripagare tali debiti e gli amministratori ne erano a conoscenza. Il trading fraudolento è, inoltre, considerato un reato, punibile con sanzioni pecuniarie o con la detenzione.

Gruppi di societa’

Un amministratore di molteplici società che appartengono allo stesso gruppo ha dei doveri e degli obblighi nei confronti di ogni singola società del gruppo. Quando un gruppo si trova in una situazione di difficoltà economica, possono sorgere dei conflitti. Ad esempio, autorizzare pratiche di finanziamento, che avrebbero avuto una giustificazione in un momento di prosperità economica del gruppo (come lo spostamento di denaro da una società ad un’altra attraverso un meccanismo di cash pooling di gruppo), potrebbero essere valutate negativamente in una soluzione di insolvenza se una società insolvente è conseguentemente privata del suo patrimonio, o parte di esso. Un amministratore può essere ritenuto responsabile per violazione dei suoi doveri per aver autorizzato la continuazione di una simile operazione.

Cosa possono fare gli amministratori per ridurre il rischio?

  • Controllare la situazione finanziaria della società alla luce della crisi;
  • Mantenere un registro scritto con tutte le decisioni prese durante le riunioni del CdA;
  • Richiedere consulenza in materia di insolvenza e comunicare con i finanziatori societari;
  • Assicurarsi di poter giustificare le proprie azioni nel caso decidano di continuare a svolgere l’attività societaria.

Il Governo ha annunciato un pacchetto di misure a sostegno delle imprese colpite dalla crisi causata dal Coronavirus, con altre misure in via di sviluppo, per cercare di contenere l’impatto del COVID-19. Tuttavia, rimane da capire quanto in realtà queste misure aiuteranno le imprese colpite nel breve termine e consentiranno loro di sopravvivere e continuare a svolgere la loro attività una volta rientrata la crisi.

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