Lussemburgo: misure da adottare nel caso di hard Brexit

L’8 aprile 2019, il Lussemburgo ha adottato due Leggi (Brexit Laws) sulle misure da adottare in relazione al settore finanziario in caso di una hard Brexit, vale a dire un ritiro del Regno Unito dall’Unione europea in assenza di qualsiasi accordo negoziato.

Le Leggi in esame, si applicano ai gestori di fondi regolamentati del Regno Unito autorizzati ai sensi della Direttiva 2009/65 / CE e o Direttiva 2011/61 / UE e anche di altri istituti finanziari e di investimento del Regno Unito commercializzati in Lussemburgo ai sensi della Direttiva OICVM (Impacted Entity).  Introducono misure transitorie per le entità interessate che non avrebbero più il diritto di beneficiare dei diritti di passaporto come conseguenza della Brexit. Le entità interessate possono essere autorizzate dalla CSSF a continuare le proprie attività durante un periodo transitorio di 12 mesi; periodo, durante il quale, possono essere concesse alcune deroghe alle pertinenti entità interessate per porre rimedio a determinate violazioni involontarie derivanti da posizioni detenute prima dell’uscita dall’Unione Europea e che, nel frattempo, potrebbero non essere piu’ attuabili in caso di Brexit.In tutti i casi, le entità interessate devono inviare una notifica alla CSSF entro il 15 settembre 2019 tramite il portale eDesk.

Se le Entità interessate sono gestori di fondi che desiderano continuare le loro attività dopo il periodo transitorio, oltre alla suddetta notifica, devono presentare alla CSSF il prima possibile e comunque entro il 31 ottobre 2019, la domanda corrispondente per l’autorizzazione.

Le Leggi sulla Brexit creano certezza giuridica per investitori, OIC e gestori di fondi. Consentono un periodo transitorio di 12 mesi che dovrebbe essere sufficiente per tutte le parti interessate per attuare gli adeguamenti pertinenti ed adottare le misure necessarie per continuare le loro attività in futuro.

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