Bulgaria: attuazione della quinta direttiva antiriciclaggio

Il governo bulgaro ha appena adottato una nuova legge che modifica e integra la legge sulle misure antiriciclaggio (Anti-Money Laundering Measures Act – AMLMA) al fine di includere nuove disposizioni contenute nella quinta direttiva antiriciclaggio dell’Unione Europea (direttiva 2018/843).

La quinta direttiva è stata approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio il 9 luglio 2018.

La legge introduce diverse modifiche chiave all’AMLMA, tra cui:

  • Un ampliamento degli enti interessati dalla direttiva, compresi quelli nel settore dei cambi di valute virtuali, i fornitori di servizi fiduciari e gli intermediari nel commercio di opere d’arte (per transazioni di 10.000 EUR o più), che devono essere registrati presso le singole Agenzie delle entrate nazionali;
  • Il divieto di aprire e mantenere cassette di sicurezza presso la banca con un nome fittizio, che si espande sul precedente divieto di aprire e mantenere conti bancari anonimi;
  • La necessità che l’Agenzia statale per la Sicurezza Nazionale (SANS) produca un elenco di funzioni pubbliche che formerebbero la base dell’elenco delle persone politicamente esposte (PEP), che sarà presentato alla Commissione europea;
  • L’obbligo per determinati enti di svolgere una più incisiva pratica di raccolta dati personali dei clienti (cd due diligence) per le persone provenienti da paesi terzi che non applicano gli standard antiriciclaggio stabiliti nell’Unione Europea;
  • Aggiornamenti delle disposizioni di due diligence per riflettere il crescente uso della due diligence elettronica, in termini di adozione dell’identificazione elettronica;
  • L’adozione di una soglia inferiore per l’esecuzione della due diligience da parte degli emittenti di moneta elettronica e dei loro rappresentanti;
  • L’obbligo per i beneficiari effettivi di fornire alle persone giuridiche e al loro punto di contatto in Bulgaria tutte le informazioni necessarie per l’adempimento dei loro obblighi di iscrizione al registro delle imprese bulgaro.

Questa legge solleva molti interrogativi sulla sua applicazione pratica, e sull’impatto che avrà nei confronti degli enti che utilizzano l’identificazione elettronica dei clienti nel corso della due diligence.

Gli enti interessati potrebbero prendere in considerazione metodi per facilitare la raccolta dei dati richiesti relativi clienti, adottando sistemi di controllo interni per tenere traccia dei vari documenti e questionari contenenti tutte le informazioni che devono essere raccolte a fini della identificazione durante il processo di due diligence.

Inoltre, se il beneficiario effettivo di una specifica societá è stato designato per diventare un dirigente delegato, la legge richiede che venga tenuta una registrazione di tutte le misure prese per determinare la proprietà effettiva della societá, insieme alle informazioni su eventuali difficoltà incontrate.

Tali disposizioni dovrebbero aumentare gli oneri amministrativi per le società obbligate, in quanto non sono previste disposizioni relative al periodo transitorio per le entità che hanno già eseguito i controlli prima dell’entrata in vigore della legge.

Ultimo ma non meno importante, le societá obbligate in Bulgaria devono ancora adottare le loro linee guida interne in materia di antiriciclaggio basate sulla valutazione del rischio nazionale emessa da SANS. Si prevede che SANS pubblicherà la valutazione nazionale del rischio entro la fine del 2019. Entro sei mesi dalla pubblicazione della valutazione nazionale del rischio sul sito web SANS, le societá obbligate devono adottare linee guida interne in materia di antiriciclaggio, che saranno soggette a controlli casuali per garantire la conformità.

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